Papa Francesco

 

E' il 13 marzo del 2013. Inizia la vita da Papa per Bergoglio. Questo il suo motto episcopale:«Miserando atque eligendo»,  che significa: «guardò con misericordia e lo scelse» che è tutto dire e che descrive l’atteggiamento di Gesù verso il pubblicano (considerato un pubblico peccatore) . Quante sorprese !

Ha indossato la croce pettorale che usava prima di diventare papa; alla folla ha parlato in uno stile molto pastorale; la sera dell'elezione ha espresso il desiderio che i fedeli argentini non si recassero a Roma per la sua elezione e che devolvessero ai poveri la somma del viaggio. Tra uscite a sorpresa, omelie a braccio, si sposta su un'utilitaria, paga il conto alla Casa del clero di via della Scrofa dove abitava nei giorni del pre Conclave per dare il buon esempio ecc.

Ma ciò che ha scosso Vescovi e Cardinali sono state le decisioni di papa Francesco di costituire un gruppo di Cardinali per consigliarLo nel governo della Chiesa e per studiare un progetto di revisione della Curia Romana. Ha così iniziato la riforma dello IOR  e istituito una commissione che deve raccogliere informazioni sulla posizione giuridica e sull'attività dell'istituto. Questa commissione ha la facoltà di accedere a documenti, dati e informazioni necessari allo svolgimento dell'attività assegnatali, anche quando questi sono coperti da segreto d'ufficio.Ha avviato la riforma economica, che ha il compito di sorveglianza e vigilanza su tutte le questioni economiche della Città del Vaticano e della Santa Sede. Ha riformato il codice penale nel quale, tra l'altro, sono stati dichiarati reati la tortura, i delitti contro i minori, la pedopornografia, gli atti sessuali con i minori. Insomma una rivoluzione attesa da tempo da tutti: fedeli e non.

Fin dal primo giorno del suo pontificato, ci siamo accorti quanto Papa Francesco  nella sua semplicità e mitezza sappia comunicare. Il suo messaggio è capace di toccare le persone in modo immediato, diretto, intuitivo. La sua capacità comunicativa è radicata in un vissuto pastorale, portato naturalmente alla creazione di relazioni autentiche. Nella sua prima udienza generale racchiude, dal mio punto di vista, tutta la sua visione sul significato dell'essere cristiani. Soffermandosi, infatti, sulla settimana Santa ed in particolare su cosa può voler dire vivere la Settimana Santa per noi cristiani egli afferma: "Significa che questa è anche la mia, la tua, la nostra strada. Vivere la Settimana Santa seguendo Gesù non solo con la commozione del cuore; vivere la Settimana Santa seguendo Gesù vuol dire imparare ad uscire da noi stessi per andare incontro agli altri, per andare verso le periferie dell’esistenza, muoverci noi per primi verso i nostri fratelli e le nostre sorelle, soprattutto quelli più lontani, quelli che sono dimenticati, quelli che hanno più bisogno di comprensione, di consolazione, di aiuto". Questo è il messaggio che ha lanciato a noi e al clero e che ci ha invitato a raccogliere alla luce dei suoi molteplici  gesti – su tutti, per significato e valenza simbolica, la presenza a Lampedusa, luogo per eccellenza del dolore, della morte senza speranza.

 

 

                                                                        luglio 2013