" Non conduce una vita umana chi non si interroga su di sé " 

                  Platone

Qualcuno pensa che viviamo in un'epoca secolarizzata in cui le norme e i principi su cui basiamo le nostre azioni sono sufficientemente svuotati di Dio, in una secolarizzazione intesa come una "transizione da una società in cui la fede in Dio era incontestata e, anzi, non problematica, a una in cui viene considerata un'opzione tra le altre e spesso non come la più facile da abbracciare"(C.Taylor). Vi sono poi persone che stabiliscono con il loro Dio un rapporto un pò come quello dei napoletani con S. Gennaro: ci si confida con Dio, lo si va ad incontrare, ci si scusa per le proprie debolezze, si chiede perdono oppure aiuto. Molti altri ancora pensano che l'uomo si sente artefice della propria vita perchè sente di esserne padrone essendo libero di pensare e agire. Tuttavia, ogni persona prima o poi si pone interrogativi che manifestano l'sigenza di entrare dentro la propria vita interiore, possibile rivelatrice del mistero che ci abita.

Introducendoci dentro quella dimensione invisibile si inizia un cammino in profondità difficile e pieno di luci e ombre dove ognuno cercherà le risposte che riterrà più credibili.

  

                                                              ottobre 2009