Sensibile sotto la scorza del burbero cipiglio.

Avevi dentro gli occhi l'autunno della vita.

Segretamente triste, regalavi con lo sguardo

affetto e sicurezza. 

E al nostro andar

piegavi la tua testa, sotto la sua carezza

e ti lasciavi coccolare.

Pensavi silenzioso dentro al cuore

che sempre più il tempo

ti ingoiava... e

una lacrima, nel riserbo, lasciavi scivolare.

Nulla spiega e non consola

saper che tanto hai dato...e senza far rumore

....e poco hai preso .

E della vita tua qual sogno si è avverato?

Legato a lei come il vento all'aria

l'aspettavi come un fanciullo ingenuo. 

Pronto ti tenevi e spalancavi porte e la speranza

e la speranza infatti mai delusa era.

Felice la figlia prediletta di stare accanto a te,

per te giusto riposo che sana l’angoscia dell’attesa.

Mi manchi, ma forse un giorno

tutto si riunirà nell'eterno vivere, 

come luce spezzata da un'ombra che passa.

E... teneramente Dio sorriderà.