Fiero ripeti il nome che ti han dato: "Donato"

da Dio...spieghi orgoglioso

mentre tenero s'accenna un tuo sorriso.

Destino e guerra ti han segnato,

ma dolcissimo è l'amore che mi hai dato.

Copron la pelle tutta le tue profonde rughe

e stanca la tua mano è diventata

tanto che nulla più ora trattiene

...men che i ricordi.

Di buon mattino dischiudi le finestre

e un nuovo giorno si rivela alla coscienza.

L'anima tua si aggrappa a questa terra

e la paura sul tuo cuore si protende.

Intorno guardi, ma non vedi

e ti disperi invano

sordo all'amor che ti circonda,

come un bambino capriccioso e stanco

non godi più le gioie che son rimaste.

Lo so che pensi mesto alla tua vita

che lenta ti sfugge tra le dita,

ignaro che nell'ombra della notte

il figlio tuo, lontano e triste

ci pensa più di te.