Poesia e pianto sei,

affacciata sull’azzurro mare,

tra frastuono e musica divina.

Città spietata eri 

e vizio e corruzione toglievano il respiro.

 

La voglia di scappare 

dal mio mare 

volea placar la rabbia al tradimento.

 

Il sangue tuo ingoiai e mesto me ne andai,

con le paure e la scommessa in cor,

col dispiacere per l’assenza ….e la distanza.

 

La terra sconosciuta e fredda io la baciai,

ma neve e ghiaccio non solo in terra c’era,

e condannato all’infelicità...pensavo.

 

L’amor non è bastato a trattener la vita a te,

e l’agognato sogno che al divenir realtà

si stringe al tuo ricordo che non mi lascerà.

 

Immenso amor dolce e salato,

vedrai per sempre emozionare il cor

al riveder la melodia struggente

del tuo mar.

 

Profondamente mia ti sento ancor,

orgoglio e dignità il fuoco dentro me

s’accende in ogni tempo nel dolce rimembrar.

 

Lunga lezione un pò di vita insieme a te,

ma che ne sai qual dei sorrisi nasconde gioia,

quale tristezza e quale nostalgia

che al dolore e alla saggezza lega?

 

 

Ho speso forse male il tempo mio,

ma qual mistero la vita ci riserva

che al sussurrar all’orecchio,

ti sprona al cambiamento?