IL rapporto sessuale come apice della comunicazione

 

La relazione sessuale non è la comunicazione tra due organi genitali diversi, ma tra due corpi diversi e, ancora di più, tra due persone diverse.

Il gesto sessuale coinvolge tanti piccoli gesti, parole, attenzioni, ma non sempre ciò che l’altro desidera corrisponde a ciò che noi crediamo desideri, proprio perché siamo diversi.

La diversità è la fonte della ricchezza di questa comunicazione, ma è anche fonte di conflitti.

Il rapporto sessuale può essere vissuto come “attività sessuale” quando è un momento distaccato dal resto della giornata. Se non si vivono la tenerezza, l’affettuosità, la collaborazione, il dialogo durante la giornata, non è possibile pretendere una vera relazione sessuale. Estrema importanza riveste l’intimità fatta di generosità, ricerca appassionata, desiderio sessuale del partner, attenzioni, premure, non soltanto nel rapporto sessuale ma nell’arco di una giornata.

In generale, si può aggiungere che il sesso è attività quando:

 

  1. quando l’uomo pensa solo al lavoro e alla sera, senza interessarsi dell’altra, chiede di

         fare l’amore;

 

  1. quando la donna ha nausea del sesso, o è ansiosa solo di non deludere il marito o

         acconsente solo per dovere.

  1. anche quando si è affettuosi solo per chiedere un rapporto, si fa del sesso un’attività.

Come tutte le attività, anche quella sessuale, se non ci concentriamo l’uno verso l’altro come persona (nella sua globalità) e non comunichiamo con tutti noi stessi il nostro messaggio di mutuo amore, perde di attrattività.

Se la relazione sessuale è e resta solo un’attività, le normali problematiche di sintonia sessuale presenti nei primi anni di matrimonio rischiano di non venire superate, proprio perché non si partecipa in modo globale.