ACCOGLIERTI 

 

Partendo dal Cantico dei Cantici 2,8 – 17

 

  "Voce del mio diletto" dice, alla lettera, il v.8.

E' quando la Parola di Dio si fa voce. E questo avviene quando ascoltando la Parola, percepisco finalmente questa Parola come "a me, per me". Ecco allora che quando accolgo questa Parola nella sua semplice oggettività, essa diventa avvenimento per me, evento della mia vita.

 

  Il tema su cui si riflette è l’accoglienza, l’accogliersi

  

Accogliere il nostro sposo/a dopo che le attività di un’intera giornata ci hanno tenuti divisi, quando ci si rivolge per parlarsi, quando ci si avvicina ci si accoccola, quando ci si apre; questo è il primo passo, e da esso dipendono tutti i successivi.

La qualità della nostra accoglienza condiziona il seguito del nostro incontrarci, della nostra comunicazione, del nostro dialogo……

 

  Se ritengo vero quanto appena affermato allora diventa importante per me:

 

  Accoglierti con rispetto, con attenzione, con tenerezza con fiducia. Questa è una decisione che dipende esclusivamente da me.

 

 Tante sono le modalità con cui ci si può accogliere:

 

Posso accoglierti al mattino, al risveglio, abbracciandoti non per abitudine, ma perché ti amo. Accoglierti quando torni dal lavoro, mentre ti apro la porta, a braccia aperte e con un bacio. Accoglierti è voltarmi verso di te quando mi parli.

Quante occasioni di accoglierci lungo tutto l’arco di una giornata!

 

  

Accogliendoti veramente, ti dico che sei importante per me, che sei al primo posto nel mio cuore.

 

L’accoglienza apre la porta all’incontro, alla comunicazione, al dialogo. E’ questo che crea l’unità che unisce nonostante tutto ed è indispensabile per un rapporto di amore vero.

 

Il mio amato: io-per-lui, lui-per-me"dice il v.16. Perfetta unità, un essere l'uno per l'altro..., quasi una identità tra le due persone.

 

  ACCOGLIERE UN SENTIMENTO DIFFICILE

 

 

 Spesso accade (o accadrà)...

 

 Che ci sono anche momenti particolari che viviamo e abbiamo bisogno di condividere con il proprio sposo/a un sentimento difficile da esprimere.

 

Per esempio: Mi sento sola da alcuni giorni, oppure non mi sento ascoltato quando ti parlo delle mie problematiche sul lavoro. Ti trovo indifferente, distante, insensibile davanti alle mie difficoltà con tua madre, ho qualche sofferenza circa la nostra relazione sessuale ……

 

La prima reazione

 Spontaneamente mi sentirò accusato/a e mi verrà di fatto di difendermi, di provarti la mia buona fede, di dimostrarti che sei tu che sbagli.

 

Come posso superare questo scoglio per accoglierti veramente?..........

 

Posso pensare che tu condivida con me questo sentimento per rivelarti a me e non per rivolgermi dei rimproveri.

Posso vedere un passo di fiducia.

 

Posso anche farti spazio, cercare di capirti, lasciarmi toccare, entrare in ciò che tu vivi.

Chiederti di descrivere questo sentimento perché io possa percepirne tutta l’intensità,lo spessore…

 

Il frutto di questa accoglienza è la vera vicinanza e di conseguenza la vera unità di coppia..